Il talentino partenopeo, ex capitano della Nazionale U17, prepara il ritorno in campo: “Ci sono stati diversi sondaggi di formazioni di A e A2. Non ho una preferenza, cerco la squadra che mi dia fiducia e soprattutto la possibilità di rimettermi in marcia!”
Un lungo tunnel che dura da più di un anno: quattro operazioni subite, sempre al metatarso; tre volte l’illusione che fosse finita ed altrettante volte il crac; il piede che cede e la disperazione che ti devasta; l’incubo di finire prima del tempo la carriera. È questo il calvario vissuto negli ultimi mesi da Antonio Molaro, talento nostrano sopraffino, capitano della Nazionale U17 e campione d’Italia con il Lollo Caffè Napoli Under 18. Oggi il suo futuro è nelle mani del prof. Maccauro che lo segue quotidianamente. E finalmente una luce si intravede alla fine del tunnel. ”Si attende solo il via libera per riprendere un sogno stoppato sul più bello” fa sapere il suo rappresentante Fabrizio Correra che nel frattempo analizza le offerte pervenute in cerca di quella migliore per il classe 1998. ”La nuova destinazione, d’accordo con il club del presidente Veneruso, sarà lontana dalla Campania”.
”È stato un anno duro – ammette lo stesso Molaro – a dicembre ho subito una ricaduta su un vecchio infortunio, ora sono molto più tranquillo perché ho la possibilità di essere seguito da uno degli ortopedici migliori come il dottor Maccauro. La voglia di tornare in campo è tantissima, al momento però la mia priorità è di sentirmi pronto fisicamente per affrontare al meglio la stagione che verrà. Dove? Ci sono stati diversi sondaggi di squadre di Serie A e A2. Non ho una preferenza, cerco la squadra che mi dia fiducia e soprattutto la possibilità di rimettermi in marcia! Insieme a Fabrizio Correra stiamo valutando tutte le situazioni che si presentano”.
Qualunque sia la destinazione – si vocifera di un pressing insistente del Lido di Ostia ma non sarebbe l’unica compagine interessata – la speranza per tutto il futsal italiano è che la stella Antonio Molaro torni presto a brillare sui parquet nostrani. Ad maiora Antonio.